Intolleranze Alimentari

“Che l’alimento sia la tua medicina e la medicina sia il tuo alimento.”
(Ippocrate 400 a.c.)

SEGNI E SINTOMI CHE POSSONO INDICARE INTOLLERANZA ALIMENTARE

  • SINTOMI GENERALI
    Stanchezza generale; Sonnolenza post-prandiale; Sonnolenza eccessiva; Ritenzione Idrica: gonfiori a mani e piedi, gonfiori sottopalpebre (borse oculari); Aumento della sudorazione; Vampate di calore.
  • SISTEMA NERVOSO Cefalea; Ansia; Depressione; Irritabilità; Scarsa memoria; Difficoltà di concentrazione.
  • APPARATO RESPIRATORIO Difficoltà respiratoria; Asma; Tosse; Raucedine; Muco eccessivo; Rino-faringiti; Sinusiti.
  • APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO Alterazioni della Pressione Arteriosa; Palpitazioni; Extrasistoli.
  • APPARATO GASTRO-ENTERICO Gonfiore addominale; Senso di nausea; Dolori e crampi addominali; Iperacidità gastrica; Gastrite; Colite; Disturbi dell’alvo (diarrea – stitichezza); Flatulenza; Eruttazione; Aerofagia; Prurito anale; Emorroidi.
  • APPARATO URO-GENITALE Disturbi della libido; Infiammazioni uro-genitali.
  • MUSCOLI ED ARTICOLAZIONI Crampi; Spasmi; Tremori muscolari; Debolezza muscolare; Dolori articolari; Infiammazioni muscolo-tendinee.
  • PELLE Prurito locale e generalizzato; Acne; Eczema; Dermatiti; Psoriasi.
  • INESTETISMI Cellulite; Sovrappeso; Obesità.

 

DIVERSITÀ TRA ALLERGIA E INTOLLERANZA
I sintomi di un’allergia o di una intolleranza non sono la conseguenza di un’alterazione o di un difetto dell’organismo, ma piuttosto della scomparsa dei suoi dispositivi di regolazione. In caso di perdita di controllo, i normali meccanismi di difesa (che di solito si manifestano con una reazione infiammatoria controllata) possono diventare così intensi da produrre danno all’organismo. Allergia ed intolleranza dunque sono entrambe espressione della reattività del sistema immunitario. Talvolta sfumano una nell’altra e si influenzano a vicenda ma si differenziano per alcune caratteristiche specifiche:

ALLERGIA
E’ immediata, compare nel giro di pochi minuti, raramente entro qualche ora, dal contatto con la sostanza. Implica sempre l’intervento delle immunoglobuline E (IgE) e dei mastociti.

INTOLLERANZA
E’ per lo più una reazione lenta, che insorge ore o giorni dopo l’assunzione della sostanza. Lo scatenamento della reazione richiede l’assunzione ripetuta della sostanza per più giorni. Nell’organismo infatti esistono meccanismi di controllo che in caso di intolleranza riescono a evitare meglio la comparsa della reazione infiammatoria. Il cibo può essere concausa di un fenomeno infiammatorio che attiva il sistema immunitario senza necessariamente determinare delle risposte allergiche classiche. Esempi di questa realtà sono le patologie finora ritenute di tipo infiammatorio cronico su base ignota.

I TEST DI LABORATORIO
Test basati sulla conducibilità elettrica sulla cute, elettro-agopuntura, test kinesiologici, test del capello sono da escludere, perché di dubbio fondamento scientifico. Ad oggi i test con maggior rilevanza scientifica sono i test immunoenzimatici.
Questi test sono impiegati da decenni in diversi campi della diagnostica medica, sono rivolti a dosare i livelli di IgG specifiche contro le proteine di un particolare alimento. Il dosaggio delle IgG4, una sottoclasse delle IgG, ha consolidato un metodo valido per la diagnosi di intolleranza alimentare.

COME SI ESEGUONO
Gli esami si effettuano con un semplice prelievo di sangue. Il prelievo va effettuato a digiuno, anche se l’esito dell’esame non sembra essere influenzato dai cibi consumati poche ore prima. E’ necessario che il paziente, sotto controllo medico, abbia sospeso da almeno 3 o 4 giorni l’uso di farmaci corticosteroidi e immuno-soppressori.
Non effettuare il prelievo in caso di raffreddore, influenza o altre malattie infettive.

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