Vitamina D

Utilità Clinica dell’esame VITAMINA D (25OH)

Vitamina D è un termine generico che comprende diverse molecole liposolubili (vitamina D1, D2, D3, D4 e D5) coinvolte nell’assorbimento del calcio ed è fondamentale per la crescita e la mineralizzazione delle ossa. Le due più importanti forme nella quale la vitamina D si può trovare sono la vitamina D2 (ergocalciferolo, di provenienza vegetale) e la vitamina D3 (colecalciferolo, derivante dal colesterolo e sintetizzato negli organismi animali).

Il ruolo della vitamina D nel metabolismo osseo e minerale è riconosciuto n dalla prima identificazione come fattore di potenziale cura per il rachitismo. Recentemente, diversi studi hanno suggerito che l’insufficienza di vitamina D sia associata a un aumento del rischio di molte malattie croniche, comprese malattie cardiovascolari, cancro, infezioni e malattie autoimmuni. Oggi la Vitamina D è quindi riconosciuta come pro-ormone con molteplici ruoli nel mantenimento di uno stato di salute ottimale.

La misurazione della concentrazione sierica o plasmatica di 25-OH Vitamina D è il più valido indicatore di stato nutrizionale per la vitamina D. La Vitamina D, ottenuta dall’esposizione solare o attraverso la dieta (olio di fegato di merluzzo, verdure, lievito, funghi…), non garantisce il raggiungimento del livello ottimale che la letteratura recente suggerisce di classificare secondo i seguenti intervalli:

Stato della Vitamina D                                   Livelli di 25-OH Vitamina D
Carenza                                                              < 10 ng/ml
Insufficienza                                                     10-30 ng/ml
Sufficienza                                                        30-100 ng/ml
Tossicità                                                            > 100 ng/ml

La vitamina D prodotta, trasportata dal sangue, si accumula nel tessuto adiposo. Nel periodo estivo, quando in genere si prende un po’ più sole, si produce una maggior quantità di vitamina D, che poi diventa una riserva anche per i mesi invernali. Chi vive sempre in casa o chi (come spesso fanno gli anziani) tende a essere sempre molto coperto, farà bene, dopo aver sentito il medico, a prendere qualche supplemento di vitamina D.

ALTRI BENEFICI DELLA VITAMINA D

Vitamina D e cancro
Diversi studi hanno dimostrato che la vitamina D protegge contro il cancro attraverso i suoi effetti anti-proliferativi e regolazione dell’apoptosi, la morte cellulare programmata. Nel 2007 sulla rivista statunitense American Journal of Clinical Nutrition sono stati pubblicati i risultati di una ricerca secondo la quale l’assunzione di vitamina D (1100 UI/die) e calcio (1400–1500 mg/die) da parte di donne in menopausa ha determinato una diminuzione statisticamente significativa del rischio d’insorgenza di carcinomi.

Nel 2011 è stato pubblicato uno studio sulla rivista “Anticancer Research” nel quale i ricercatori hanno riferito che le dosi di vitamina D necessarie per raggiungere livelli ematici che possono prevenire o ridurre sensibilmente l’incidenza del cancro al seno e diversi altre importanti malattie sono nettamente maggiori di quelle che erano state inizialmente pensate: è emerso che è necessaria l’assunzione quotidiana di vitamina D da parte degli adulti nel range di 4.000-8.000 UI per ridurre di circa la metà il rischio di diverse malattie come il cancro al seno, cancro del colon, sclerosi multipla e il Diabete mellito di tipo 1.
Recenti studi hanno trovato una forte correlazione tra irraggiamento solare UVB e riduzione del rischio di cancro e aumento di sopravvivenza. 

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